sabato 27 novembre 2010

Mangiare la pizza a Roma


Roma è una delle capitali della pizza, ed esiste uno stile romano di prepararla.
La vera ‘romana’ è sottile o  sottilissima praticamente senza bordi e ben cotta…. molto diversa da quella proposta dalla tradizione napoletana  soffice e  con i bordi ben in rilievo.
Insomma la vera pizza di Roma… si mangia solo a Roma ed è sempre cotta al forno a legna!

Pizza Romana Classica

I migliori indirizzi per non sbagliare:

Ai Marmi (alias Panattoni… alias l’obitorio) - Viale Trastevere 53 (Trastevere) tel 06 5800919
Se volete la migliore pizza di roma… troverete i famosi tavoli di marmo che hanno almeno 50 anni (’Ai Marmi’… è famoso con il nome di obitorio appunto!), nessuna tovaglia, camerieri velocissimi, bicchieri dell’altro secolo (e si vede) …. cibo da sballo, prezzi contenuti. All’obitorio c’è sempre la fila, ma di solito si fa in fretta.





Giacomelli - Via E. Faà di Bruno 25 (Prati Mazzini) tel 06 37516528
Una pizzeria storica molto conosciuta. Tutto di ottima qualità e possibilità di scegliere la misura della pizza fra piccola, media e grande…. ottimi anche i primi. Se vi trovate in zona Mazzini probabilmente è la migliore scelta.

Baffetto - Via del Governo Vecchio 114 (Navona) tel 06 6861617
Ottima pizzera molto amata dai turisti e per questo c'è sempre la fila. Come antipasto, la bruschetta mista è un piatto che oltre alla fetta di pane abbrustolita con i pomodori (quelli grandi, da insalata, a rondelle), presenta anche una porzione di fagioli cannellini, qualche oliva e qualche funghetto.Poi, la regina, la pizza. I gusti sono quelli tradizionali ma vi segnalo, come particolarità, la margherita con la cipolla. Infine, i dolci sono quelli comuni, a partire dall’onnipresente tiramisu e torta della nonna.Una bella sorpresa la riservano i prezzi. Per una cena completa (antipasto, pizza, dolce e birra) difficilmente vi sposterete di molto dai 15 euro.

Pizzeria l'economica alias "Lo zozzone" - Via Tiburtina 44  (San Lorenzo)
L'Economica è una delle pizzerie storiche di San Lorenzo. Adatta a chi non ha grandi pretese ma vuole mangiare una buona pizza romana. L'ambiente si presenta molto rustico, con arredamento tipico da osteria. Tavoli e sedie pieghevoli in legno, tovaglia di carta, bicchieri da osteria. La pizza bassa come da tradizione romana, non grandissima ma buona. Da provare sono anche i crostini e la porchetta. La spesa media è intorno ai 10 euro. Non  si prenotare per cui nel fine settimana bisogna armarsi di pazienza e attendere in fila. 




Il Gallo Rosso
Pizzeria ruspante e ambiente rustico fanno fare un tuffo nella romanità più genuina a chi avrà la pazienza di cercare questo posto un po' nascosto. Le pizze non sono molto grandi ma questo è un bene in quanto non è possibile iniziare senza "arrosticini" e mix di bruschette della casa. La pizza è molto buona. Ideale per una serata senza pensieri e per compagnie un po' rumorose! Altro fattore positivo: il prezzo, con circa 12 euro hai una birra media, 5 arrosticini, 2 bruschette e una pizza.




Giggetto - Il Re della Pizza - Via Alessandria 43 (Porta Pia)
E’ una delle pizzerie più famose ed affollate di Roma.  Ambiente  classico, buono il servizio.
La pizza è ottima , senza essere migliore di quella della Montecarlo (che si trova a 200 mt), i prezzi sono sopra la media e l’ambiente è decisamente più formale. E’ la pizzeria più affollata della zona.D.a provare il Crostino Cardinale e il Profitterol


Il pomodorino - Via campania 45 Villa Borghese tel 06 42011356 
Qui si trova di tutto: dalla pizzeria con forno a legna alle specialità alla brace, dalla pasta fatta in casa algli ottimi piatti di pesce fresco.
Favolose le pizzottele di pizza fritte farcite in mille modi diversi.
Se avete un pò di spazio ottima la pasticceria fatta in casa.












La Gianicolense alias La Camiceria - Circonv. Gianicolense  238 Monteverde tel. 06 58233605
E' ormai un'autentica istituzione a Monteverde, e la sua specialità ha fatto epoca: le famose Camicie!
Ma cos'è questa specialità? Dal forno a legna esce questa parente della pizza, preparata con lo stesso impasto, ma chiusa e farcita con ingredienti per tutti gusti.
Non è una pizza, non è un calzone








Pizzeria Ar pozzo - Via isacco newton 82 (Monteverde) tel 06 6538369
Ambiente cordiale e familiare, ottima pizza  anche  a pranzo buoni anche i primi soprattutto una buona amatriciana.
Pizza anche da asporto.



Remo - Piazza Santa Maria Liberatrice 44 (Testaccio)
Altro indirizzo di Testaccio molto amato dai turisti e non solo. Più o meno vale quanto detto per la Montecarlo ed il Nuovo Mondo… una ottima pizza a prezzi contenuti.


venerdì 26 novembre 2010

Grappa Sibona

Distillare liquori è un’arte che nasce dalla tradizione; una tradizione che diventa storia quando è radicata in un territorio. L’Antica Distilleria Sibona sorge nel comune di Piobesi d’Alba; nata un centinaio di anni fa nella stessa area di una vecchia fornace, è al centro di un’importante area vinicola dove sono coltivati i più importanti vitigni piemontesi: Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Moscato, Chardonnay, Arneis e Brachetto. In Piemonte la prima citazione dell’acquavite risale al 1443; allora ancora non portava il nome di grappa, visto che il termine è entrato nell’uso comune soltanto alla fine del secolo scorso; una storia e una tradizione centenarie dunque, che fanno della regione una delle più antiche e blasonate per la produzione dell’acquavite italiana che, contrariamente a quello che si pensa non era prerogativa esclusivamente contadina: l’alambicco, utilizzato per distillare i vitigni, era in uso anche fra i nobili.
Sibona, una delle distillerie storiche della regione, possiede la vecchia licenza di distillazione N° 1 rilasciata dall’U.T.F (l’organo della finanza che sovrintende a tutte le operazioni effettuate nelle distillerie), sinonimo di ungrande passato e prestigio. Sin dalla sua nascita è un’azienda artigianale con produzione di grappe di monovitigno; in origine la distillazione era realizzata con una vecchia locomotiva a vapore che ha poi lasciato il posto ad alambicchi in rame. Appena arrivate, le vinacce ancora fresche vengono distillate per estrarne gli aromi e i profumi ancora intatti: attentamente selezionate, le materie prime, curate durante tutta la fase di lavorazione, producono delle grappe nobili di altissima qualità, invecchiate in una cantina ricca di botti in legno, tra cui alcune speciali per l’invecchiamento del Porto, del Madeira, dello Sherry e del Tennessee Whiskey da cui derivano alcune delle speciali grappe riserva Sibona: l’affinamento in botti speciali da porto e già sperimentato con il Whisky è stato applicato dalla distilleria piemontese anche per le grappe con ottimi risultati dal punto di vista qualitativo, per un sapore pieno e gustoso, dal retrogusto fruttato, una specialità.
Un classico della Distilleria Sibona invece è l’Amaro che nasce da un’antichissima ricetta piemontese e che racchiude in sé l’aroma di 34 erbe e piante aromatiche, tra cui la genziana, la china, il rabarbaro, tutte macerate in infusione lenta per dare vita a un sapore intenso e unico, perfetto da gustare liscio o insieme a gelati e dolci. Tutti i prodotti si presentano con una veste elegante e raffinata, che esprime al meglio la qualità dei distillati di casa Sibona, come le riserve speciali Armonia di Langa, Grappa di Barbaresco, Grappa di Barolo, e l’originalissima bottiglia Double, dove la Grappa di Barbera e la Grappa di Moscato si incontrano in uno speciale sistema a incastro. Forte della qualità e della tradizione dei suoi prodotti, la Distilleria Sibona popone ai suoi clienti anche una vasta gamma di confezioni regalo e da collezione, prestigiosa presentazione per le grappe e i distillati migliori della casa, ideali per chi volesse fare un regalo di lusso a parenti, amici o anche a se stesso.


Per non sfigurare: Distilleria Sibona.
Distilleria Sibona S.p.a. 
Località buonagiunta 1/A
12040 Piobesi d’Alba (CN)
tel. 0173.61.49.14
fax. 0173.61.91.29
www.distilleriasibona.it

giovedì 25 novembre 2010

Liquore di Mirto

Il liquore di mirto è un prodotto tipico della Sardegna e viene ottenuto mettendo in infusione le bacche o le foglie della pianta di myrtus communis, una pianta arbustiva tipica delle regioni mediterranee. 
Il liquore può avere una colorazione rossa o bianca a seconda che si utilizzino per l’infusione le bacche o le foglie di mirto. 
La variante rossa è quella più comune, mentre quella bianca può essere ottenuta sia utilizzando le foglie oppure, talvolta, le più rare bacche bianche.
La raccolta delle bacche rosse del mirto si effettua generalmente tra la fine di dicembre e la prima metà di gennaio. 
Le bucce delle bacche di mirtosono ricche di antociani che conferiscono al liquore la tipica colorazione rossa.
La polpa contiene invece i tannini che donano al liquore il tipico aroma ed un gusto astringente. 
Il liquore di mirto non invecchiato presenta una colorazione scura tendente al violaceo, mentre, dopo alcuni mesi dall’imbottigliamento, il liquore assume la tipica colorazione di un rosso rubino.
Oltre i 12-24 mesi di conservazione il liquore tende a perdere le sue qualità organolettiche ed il colore vira dal rosso rubino al bruno scuro. 
Il mirto di Sardegna è ottimo servito freddo e può essere conservato nel congelatore dato che l’elevata gradazione alcolica ne previene il congelamento. 
Per le sue proprietà, il mirto di Sardegna s'inserisce fra i digestivi, pertanto va degustato dopo i pasti, anche se molte persone lo gradiscono anche come aperitivo.


I nostri consigli:




Dulcore

Mirto rosso di Villacidro.


Il gusto giovane miscelato alle più antiche tradizioni, La fedeltà del sapore, 
L´attento esame dei segreti del passato.

Ingredienti:
Alcool, acqua, zucchero , miele, infuso di bacche di Mirto selvatico.

Contenuto bottiglia:
50cl.

Gradazione alcolica:

30%vol.

Prodotto artigianale 



Berchidda

Mirto Rosso

Selezione delle migliori bacche di mirto (myrtus communis) provenienti principalmente 
dal Logudoro Raccolta manuale con la selezione delle bacche migliori Macerazione in 
soluzione idroalcolica delle migliori bacche di mirto del Logudoro.

Le bacche raccolte e conferite giorno per giorno, dopo attenta vagliatura, vengono
 immesse in infusione.

Inizia così il processo di macerazione per ottenere l’infuso di mirto che è la base per 

ottenere dell'ottimo liquore.



La macerazione avviene in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata per circa 2 
mesi; dopo tale periodo si separa il frutto e si filtra per ottenere l’infuso che viene 
conservato in serbatoi a temperatura controllata per preservare colore e aromi.

Colore intenso, sapore pieno, fruttato ed armonioso.

Temperatura di servizio:

16-18°C.

Contenuto bottiglia:
70cl.

Gradazione alcolica:

30%vol.





Dove acquistarli:


mercoledì 24 novembre 2010

Pumpkin Pie e la Festa del Ringraziamento


Giovedì 26 novembre 2010 negli Stati Uniti si festeggia il Thanksgiving Day,
 il Giorno del Ringraziamento. 


Per gli americani, la tradizione impone un abbondante pranzo con parenti e amici, un gigantesco tacchino arrosto, Pumpkin Pie (la classica torta di zucca), il football in televisione (Patriots contro Lions su Cbs, Saints contro Cowboys su Fox e Bengals contro Jets su Nfln) e lsfilata di New York.


Un pò di storia:



Il Thanksgiving Day risale al 1863 quando il Presidente Abramo Lincoln decise di rendere la commemorazione ufficiale, facendola coincidere con il quarto giovedì di novembre anche se in Canada viene celebrato il secondo lunedì di ottobre.
Il significato di questa festa  è un ringraziamento per tutto ciò che si ha: salute, famiglia, lavoro.
Inizialmente il Giorno del Ringraziamento fu istituito in ricordo dei Padri Pellegrini sbarcati nel 1620 nell’inospitale territorio americano dell’odierno Massachusetts. I pionieri partiti dall’Inghilterra affrontarono con molta fatica la rigidità delle temperature invernali e le ostilità con i Nativi Americani. Proprio per questi ultimi tale giorno non è mai stato un giorno di festa ma piuttosto una commemorazione dei defunti in conseguenza allo sterminio della propria gente.


Nonostante non sia precisamente documentato che i Padri Pellegrini abbiano celebrato la loro buona sorte con un pranzo a base di tacchino questo resta l’elemento caratteristico di tale giorno, tanto che oggi al tradizionale  augurio “Happy Thanksgiving” (Buon Giorno del Ringraziamento) si è aggiunto “Happy Turky Day” (Felice giorno del tacchino).
Ogni anno gli americani consumano 40.000.000 tacchini  che vengono accompagnati da una serie di piatti tipicipumpkin pie (torta di zucca), smocked ham (prosciutto affumicato al miele), stuffing (una sorta di ripieno di pan grattato), yams (patate dolci con cannella), greens (una verdura simile agli spinaci), corn(mais) e cranberries (mirtilli).
Qualche giorno prima del Thanksgiving Day si ha la “Presentazione Nazionale del tacchino del Ringraziamento” durante la quale il Presidente americano grazia due tacchini, che sfuggono alla loro sorte di portata principale. I due fortunati saranno imbarcati su un volo di prima classe da Washington a Los Angeles e uno dei due godrà addirittura dell’onore di aprire la parata di Disneyland.
A partire dal 2003 i cittadini statunitensi hanno la possibilità di votare il nome da assegnare ai  tacchini collegandosi al sito ufficiale della Casa Bianca.
Non può essere tralasciato poi il tanto atteso Black Friday, ovvero il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento, durante il quale si svolge la svendita più vantaggiosa dell’anno. Ed è proprio in questo giorno che gli americani si dedicano ad uno spericolato shopping natalizio.





Pumpkin Pie




Ingredienti


Per la base:


250 gr di farina 
1 cucchiaio di zucchero 
1 pizzico di sale 
100 gr di burro freddo tagliato a cubetti 
½ misurino di acqua fredda 


Per il ripieno:


400 g di polpa di zucca in lattina 
2 uova 
1 bustina di panna da cucina
50 gr di zucchero di canna 
50 gr. di zucchero semolato
1 cucchiaino di cannella in polvere 
½ cucchiaino di sale 
½ cucchiaino di zenzero grattugiato 
1 goccino di essenza di chiodi di garofano 
2 cucchiai di sciroppo d’acero

Esecuzione:



Mettere tutti gli ingredienti della base  e impastate  . 
Fatene una palla, appiattitela, coprite con pellicola trasparente e mettete in frigorifero per 30’. 





Stendetela su cartaforno, 



quindi rivestite una tortiera di 24 cm ( la teglia per la apple pie che si compra in America)



capovolgendola direttamente sulla teglia e tirando via la cartaforno. 



Bucherellatela con la forchetta e mettetela in frigo.



Preparare il ripieno: Mettete nel frullatore le uova, zucchero, sale, zenzero grattugiato,

 



cannella, 



aroma di chiodi di garofano e panna . 





Unire la zucca




La si può comprare da Castroni





e infine lo sciroppo d’acero 



Versate il composto nel “guscio” preparato prima, ripiegate la pasta in eccesso all’interno e ricavate un motivo decorativo con la forchetta. 



Infornare a 200° gradi per 10 minuti e a 170° per 40 minuti. 

Lasciare riposare per almeno 2 ore prima di servirla. 

Io ovviamente essendo per Halloween ho fatto una decorazione in tema, creando la faccia della zucca con i ritagli della pasta della base.



























P.S. la potete fare il giorno prima e tenere tutta la notte in frigo, così si insaporisce di più, e poi va servita fredda.


Accompagnare con panna montata addolcita con sciroppo d'acero.