sabato 13 novembre 2010

Le Castagne

Marrone di San Zeno

Tra L'Adige e il Garda si erge il Monte Baldo avamposto Prealpino sulla pianura Padana/Veneta.


Sulle Sue Pendici prospera una flora peculiare: olivi, lecci, cedri, limoni.... castagni.

Questi ultimi, anche plurisecolari, impregnati dal meraviglioso clima del Benaco, baciati dal sole, offrono da immemore tempo i loro marroni, leccornia del palato, alle genti del lago.





Il Marrone di San Zeno si presenta di forma ellissoidale con apice poco rilevato e facce laterali in prevalenza convesse. Il pericarpo è sottile, lucido e di colore marrone chiaro con striature più scure. La colorazione del seme tende al giallo paglierino, è lievemente corrugato, pastoso e di gusto dolce. La pezzatura è variabile.


Caratteristiche del prodotto e peculiarità distintive
Il frutto appartiene alla specie Castanea Sativa Mill, riconducibile alla varietà "marrone". I frutti devono presentare le seguenti caratteristiche:
  • numero di fruttti per riccio non superiore a 3;
  • pezzatura variabile, ma con un numero di frutti per kg non superiore a 120 e non inferiore a 50
  • forma ellissoidale, con apice poco rilevato, facce laterali in prevalenza convesse, ma caratterizzate da diverso grado di convessità, cicatrice ilare simile ad un cerchio schiacciato tendente al rettangolo che non deborda sulle facce laterali, di colore più chiaro del pericarpo
  • pericarpo sottile, lucido, di colore marrone chiaro con striature più scure, evidenziate in senso mediano;
  • episperma (pellicola) sottile lievemente penetrante nel seme, che si stacca con facilità alla pelatura;
  • seme di colore tendente al giallo paglierino, lievemente corrugato, pastoso e di gusto dolce.


Il marrone, ricco di amido, buon apportatore di calorie e di proteine, sali minerali e vitamine, è estremamente nutriente ed energetico, sano e facilmente digeribile






L'Angolo Gatronomico
Da apprezzare semplicemente arrostiti (brustolè) o lessati nell'acqua o come ingredineti di diverse ricette (come il castagnaccio, la confettura, il tronchetto), i marroni di San Zeno si accompagnano ad un buon bicchiere di vino locale, Bardolino magari in versione Novello, o Recioto. 

La tradizione gastronomica baldense vanta anche alcune gradevolissime ricette a base di castagne: la più caratteristica è senza dubbio quella del minestrone di marroni, rustica e saporita variante montanara della calssica zuppa di fagioli veneta.

I marroni possono essere conservati previa "curatura", che consiste nel tenerli circa una settimana immersi in acqua, quindi asciugati su un pavimento in cotto in ambiente asciutto e ventilato.







http://www.marronedisanzeno.it/home.aspx

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