Caffè preziosi come gioielli e profumati come essenze esotiche.
Il conturbante compagno del risveglio degli italiani esiste in mille varietà, alcune così pregiate da essere diventate un vero cult per gli intenditori.
Come il Jamaica Blue Mountain, da molti considerato il caffè più buono del mondo.
Come dice il nome, arriva dalle montagne Blu, la catena montuosa giamaicana che si innalza a più di 2500 metri sul livello del mare: un ambiente che favorisce la maturazione lenta dei chicchi (oltre 10 mesi contro i 5/6 di altre aree) che risultano molto grandi e particolarmente aromatici.
"La qualità di Arabica più pregiata del mondo: il piacere di una degustazione superiore. Era il 1725 quando Sir Nicholas Lawes, governatore della Giamaica, piantò nella sua tenuta delle pianticelle di Arabica, e sicuramente non immaginava che sarebbe diventato il caffè più pregiato del mondo.
Le Blue Mountains sono la culla di questa straordinaria qualità di Arabica coltivata in una minuscola area di circa 6.000 ettari.
Dalle piantagioni sulle pendici terrazzate che si spingono oltre i 2000 m di altezza, benedette da un clima perfetto e da un suolo ricco, si ricava una produzione di caffè molto limitata. Infatti il caffè più ricercato e costoso è quello coltivato in altura, tanto ricercato da essere conteso accanitamente dagli importatori di tutto il mondo. In Jamaica ci sono 60.000 coltivatori ed alcuni di questi raccolgono circa 5 libbre di caffè all'anno!
Per questo, Compagnia dell'Arabica è orgogliosa di proporvi il suo Blue Mountain (il nome deriva dal colore azzurro dei finissimi chicchi): il re dei caffè per l'intenso profumo e il gusto corposo, equilibrato, dolce, leggermente aspro, con un fondo liquoroso che richiama il rum. I suoi limitati quantitativi vengono esportati nei principali centri di consumo mondiale, non in sacchi di juta, ma in speciali barili di legno, muniti del certificato di autenticità emesso dal Coffee Industry Board:"
Un altro chicco per gourmet è lo Yauco Selecto del Portorico, prodotto in sole tre aziende agricole del Paese dove il terreno argilloso favorisce una maturazione più lunga, che dà a questo caffè una particolare corposità.
Viene invece dall’Etiopia, la patria dei caffè Arabica, l’Harar Longberry, dal gusto vinoso e selvatico.
L’Indonesia detiene il record del caffè più costoso, il Kopi Luwak, che arriva a 900 euro al chilo.
Un prezzo altissimo, dovuto al metodo di raccolta: i chicchi, infatti, vengono cercati sotto gli alberi e raccolti dopo che sono stati ingeriti ed espulsi da un animale locale, la civetta delle palme, che ne va ghiotta.
Proprio la fermentazione nel corpo dell’animale dà a questo caffè il suo aroma unico, che ricorda il cioccolato.
Caffé Corsini
L’Indonesia detiene il record del caffè più costoso, il Kopi Luwak, che arriva a 900 euro al chilo.
Un prezzo altissimo, dovuto al metodo di raccolta: i chicchi, infatti, vengono cercati sotto gli alberi e raccolti dopo che sono stati ingeriti ed espulsi da un animale locale, la civetta delle palme, che ne va ghiotta.
Proprio la fermentazione nel corpo dell’animale dà a questo caffè il suo aroma unico, che ricorda il cioccolato.
Caffé Corsini
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